1913 A TEATRO PRIMA DELLA NOTTE

Teatro Verdi – 18 luglio 2013, ore 20:30

1913, A TEATRO PRIMA DELLA NOTTE

Fantasia teatrale con musiche

Franco PeròQuesto spettacolo, che riunisce in sé pagine di prosa e di musica così come è stato concepito dal suo ideatore e regista Franco Però, vuol trasferire allo spettatore l’atmosfera culturale assolutamente speciale per non dire unica che si respirava a Trieste nell’’anno 1913, un anno prima della grande guerra in un momento in cui inizia calare il sipario su un mondo, e le tensioni tra cittadini di fedi e culture diverse aumentavano di giorno in giorno. Per rendere questa atmosfera, Franco Però si serve di un diario ritrovato da un giornalista nella redazione di un quotidiano nazionale di Milano. E’ il diario di tale Giorgio Sarpi un inviato nel 1913 a Trieste per avere e rendere notizia di ciò che accadeva nel sud est europeo…

Ma scorrendo le pagine del giornale, compaiono le notizie sugli spettacoli che animavano le sale cittadine, con le presentazioni, le recensioni che commentavano opere, commedie, concerti. Gli articoli, mai superficiali ,– che si tratti di un’opera data per la prima volta in città, di una commedia nuova, di un’operetta o di una rivista dall’impronta goliardica –, parlavano diffusamente del lavoro, si soffermavano sugli interpreti, sulle reazioni del pubblico…

Questa temperie culturale che caratterizza il cosmopolitismo della città è il fulcro intorno al quale ruota lo spettacolo 1913, a teatro prima della notte“, “una fantasia teatrale con musiche” come ama definirla il regista. Lo spettacolo si sviluppa su piani diversi: uno di questi è costituito dal giornalista anziano (Omero Antonutti), collega di Sarpi, che ha ritrovato il diario, e che svolge il ruolo dl narratore che fa rivivere Paolo Sarpi l’autore del diario. L’inviato (Adriano Braidotti) , tra una dipartita e l’altra verso i Balcani a rendicontare la guerra, passava il suo tempo libero a teatro con Marisa (Irene Serini),  ogni sera a vedere uno spettacolo diverso: un concerto, un’operetta, o uno spettacolo di prosa, l’opera. E così assieme a Massimiliano Borghesi, Giulia Corrocher, Paolo Fagiolo, Ester Galazzi, Adriano Giraldi, Isabel Haensch, Lara Komar, Daniela Pick-Tamaro, artisti che provengono tutti dall’esperienza del teatro di prosa di livello nazionale, prende forma un percorso culturale legato alla Trieste di quel tempo con brani di prosa che rendono la ricchezza delle proposte dalla più sgangherata rivista del pseudo-futurismo alle birichinate che prendevano di mira i caratteri “peculiari” del triestino, e poi Goldoni, Benelli, Tizzoni, Ibsen fino ai testi “nuovi di zecca” di Schnitzler: saranno recitati brani tratti dai loro lavori teatrali assieme a brani musicali eseguiti dall’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste come ad esempio il Preludio da  Rigoletto di Giuseppe Verdi o l’ Ouverture da La sposa venduta di Bedrich Smetana, Verklärte nacht di Arnold Schoenberg a Eine Faust Ouverture di Richard Wagner. Ma non mancheranno anche musiche di autori d’ operetta come Oscar Straus del quale sarà eseguito il Valzer da Sogno di un walzer o la Wien bleibt Wien di Johann Schrammel. Mentre il soprano spagnolo Carmen Romeu, che ha al suo attivo un repertorio che spazia dal Belcanto con le sue numerose esibizioni rossiniane al ROF, a Puccini ,da Mozart a Gluck, si esibirà nel lied Des Madchens Klage di Schubert e nella famosa aria Mein Herr Marquis dal Fledermaus di Johann Strauss. Anche la fantasia musicale affidata all’interpretazione dell’Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi diretta dal M° Alessandro Vitiello, scelta per rappresentare quella temperie storica, concorre a rendere l’atmosfera musicale che caratterizza una città cosmopolita come Trieste nel 1913.

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