Variabili Umane

 

Variabili Umane 

Alla ricerca dell’identità perduta:

1. saper guardare i nostri desideri

2. affrontare le nostre paure

Sono le premesse per questo intenso e felice lavoro in cui ho capito che una persona transessuale è sempre in via di definizione, che è in transizione sempre. E soprattutto ho capito che anche noi “normali” siamo in via di definizione sempre, e a volte senza saperlo.

Aderisco davvero a me?

Qual è la mia reale identità?

Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Espulsi dal mondo degli altri. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita. Come una tragedia greca, canteremo la nostra storia. Racconteremo la nostra sventura ma anche le nostre visioni di felicità.

Questa è anche la storia di una scoperta rivoluzionaria: che cos’è che distingue una femmina da un maschio? Tra l’essere uomo e l’essere donna c’è un ponte. E’ insito in noi, ma ci hanno insegnato ad avere paura di varcarlo. Eppure… noi siamo per natura l’unione di maschile e femminile. Siamo esseri intersessuali.

In scena, tredici persone con diverse identità genere.

In scena donne, uomini e persone transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito. In scena parlano, danzano, cantano la propria diversità, il proprio sguardo sulla società, sugli altri, su di sé. In scena uno schermo, una ricerca in diretta su internet, a proposito delle definizioni che ci danno, che ci diamo.

Solo storie vere.

Ho creato uno spazio vuoto, tutti in piedi, con l’instabilità che da un non luogo. Di volta in volta ho creato situazioni dove le variabili potessero muoversi e ritrovarsi e perdersi. Una struttura che segnala una esposizione diretta senza orpelli, un lavoro su di sé e su un altro da sé. Perché non si può definire qualcosa se non si definisce anche il suo “contrario”.

Ognuna delle persone coinvolte in questo progetto ne sono parte fondante, lavorano con me a scoprirsi, a nascondersi, a rivedersi. Molti di loro non sono attori né danzatori professionisti, ma sono professionisti nel loro lavoro, economisti, medici, ispettori di polizia,  sposati, genitori, una ex prostituta oggi consulente per una onlus, e gli altri, artisti vari, tutti insieme lavoriamo sulle nostre paure, su da dove veniamo e su dove vogliamo andare, sui nostri desideri.  E tutti insieme facciamo un percorso sempre in via di definizione, come le persone in transizione. Uno spettacolo professionale, con professionisti della vita, della lotta per la vita. Uno spettacolo pulito tecnicamente, sporco emotivamente.

“Variabili Umane” dunque è la storia di un’identità strappata, mancata. E del desiderio di trovare “casa”.

Un canto di esseri umani. Un canto d’amore e d’odio per “essere” umani. Una dedica all’incomprensione. Un canto per chi non capisce. Un urlo di rabbia, di vita. Un urlo parossistico, fottutamente indigesto. Una danza di corpi buffi e belli che desiderano essere amati. Una tragicommedia sull’ ignoranza e una ricerca continua… Chi sono io veramente? E ciò che sto guardando: sei tu o sono io?

Le variabili umane entrano nelle menti come un elettroshock. Guardami!

Guardami: cosa devo fare per farmi amare?

Marcela Serli

“VARIABILI UMANE” ha vinto il premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti” 2010,

motivazioni del premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti”2010

Con la decisione, né facile né superficiale, di affidare a una dimensione di spettacolo un laboratorio nel quale si è toccato alla radice il problema dell’identità biologica, civile ed emotiva della persona, la compagnia ATOPOS fa sì che il teatro diventi luogo di visibilità per una biopolitica, e ancora più in profondità, per una condizione umana che non avrebbe altrimenti luoghi in cui manifestarsi.

Una prova di coraggio, determinata e sincera, Una partitura scenica in cui il tema dell’ambiguità si declina in linguaggio che richiama le forme epiche dello spettacolo di varietà, nelle sua dimensione aperta, grottesca, anti-naturalistica, plurale.

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Locandina VARIABILI UMANE

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