Irene Serini

Caleidoscopic*

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“Michelangelo è un bambino che al mare non faceva castelli di sabbia: lui faceva il vulcano…”.

Inizia così, con l’ingenuità di una costruzione creata da piccole mani, il percorso di Anita e gli altri, in un racconto schietto e coinvolgente. L’attesa che smussa gli angoli del cuore, l’ironia dissacrante ispirata dalla follia, il transitare ai confini della propria identità in una costante scoperta, il sesso, l’amore, l’amicizia, la tenerezza e la spietata ignoranza sono le coordinate di un volo, senza ali: a braccia aperte.

RECENSIONI:

Un bildungsroman 3.0., colto, rapido, intenso, che si legge d’un fiato, col fiato sospeso e un sorriso dolceamaro. La crescita interiore dolente e gioiosa di Anita, l’io errante/narrante, si articola in uno spazio/tempo doppio e ossimorico: quello di Trieste e di Milano e poi di Milano e di Catania, della nonna e della nipote, del presente asfissiante e vuoto e del passato che si fa futuro, in un microcosmo all’interno del quale il possibile accade, in un luogo dove quelli che «pur essendo in bilico, saltano» aprono strade non battute e offrono agli altri mondi e vite non convenzionali.
Una ricerca di senso appassionata e inesausta.
L’autrice, con scrittura ellittica, incisiva, a tratti poetica, ritmata da belle immagini di contrappunto, ci guida attraverso piccoli universi dove amare non è solo aprirsi a un’alterità spesso inattesa, ma è al tempo stesso un ritrovare se stessi e un tornare a casa, un cogliere il centro pulsante dell’anima di ognuno, al di là della scorza identitaria, accettata, subita, scelta, ricostruita.

Rosaria Sardo

Un bildungsroman 3.0., colto, rapido, intenso, che si legge d’un fiato – ROSARIA SARDO

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È per me complicatissimo parlare di questo romanzo.
Complicatissimo perché racconta di luoghi che fanno parte dei cambiamenti della mia vita, la Sicilia, Milano, Trieste; complicatissimo perché se conosci l’autrice non puoi fare a meno di avvertire il materializzarsi dei personaggi che, pur di fantasia, hanno sembianze di persone reali che conosci; complicatissimo perché conosco sulla mia pelle il significato, desiderato e sconosciuto, di essere un oggetto di amore qualsiasi, chiunque tu sia, l’amato di cui non t’imbarazzi, l’amato “come gli altri”, di cui sei orgoglioso.
Ho pianto, poi riso e ancora pianto, e credo che le cose che hanno davvero senso sono proprio quelle che ti fanno ridere, o piangere.
Ecco che cos’è: una storia d’amore qualsiasi, anche se abbiamo tutti molte resistenze e ci vien comodo pensare che ci siano storie d’amore inconsuete, incredibili, impossibili.
Una donna che s’innamora di un uomo che è diventata una donna, fa ridere, no?
“Questa persona si chiama Lucia ed è una trans. Ti fa ridere? Ti sembra stupido? Non chiudere il libro. Per favore…”
E vale la pena di non chiuderlo, questo libro, e leggerlo, senza fermarsi, tutto insieme, così.
“Jan Morris. È stata un militare inglese. Poi un reporter della National Geographic. Si è sposato. Ha fatto figli. E poi è diventata donna. Che ridere ah?”
Che ridere.
Ogni volta che l’autrice ci racconta qualcosa che “normalmente” fa ridere ce lo ricorda: che ridere, eh? E fa bene, perché ci fa pensare alle cose per le quali ridiamo. Come in certe culture lontane, si ride per imbarazzo, e ci imbarazziamo perché ci pare che altrimenti gli altri si potrebbero accorgere che in realtà siamo anche noi esattamente come quelle persone così apparentemente diverse, dalle quali ci sentiamo in dovere di prendere le distanze.
Distanze che non esistono, e che in questo romanzo, parola dopo parola, vengono accorciate, decostruite, azzerate.
È una storia d’amore come tutte le altre, e lo è perché i protagonisti sono persone come tutte le altre.
Anche se non sembra.
E non fa ridere, o se fa ridere, non è per questo motivo.

Laura Caruso 

Ecco che cos’è: una storia d’amore qualsiasi, anche se abbiamo tutti molte resistenze e ci vien comodo pensare che ci siano storie d’amore inconsuete, incredibili, impossibili – LAURA CARUSO 

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Anita ha trentacinque anni, è single e si è innamorata di una trans. La sua vicina, Ebe, una stravagante anziana dall’anima “sgangherata”, si invaghisce di lei scambiandola per il suo fidanzato. Poi c’è Michelangelo, l’amico di sempre con cui non serve parlare per capirsi. E c’è il ricordo della nonna triestina che morendo ha consegnato ad Anita il suo passato. Caleidoscopic* è un lungo racconto sui confini dell’amore e sul coraggio di oltrepassarli. Commovente, ironica, la prosa di Irene Serini guarda al romanzo di formazione narrando del passaggio all’età adulta, del cerchio che si chiude, del presente che ritrova le sue radici e guarda avanti accogliendo gli infiniti volti del desiderio: le multiple sfaccettature del sé. Una riflessione coinvolgente sulla perdita e la ricostruzione dell(e) propri(e) identità.

Camilla Gaiaschi 

Caleidoscopic* è un lungo racconto sui confini dell’amore e sul coraggio di oltrepassarli – CAMILLA GAIASCHI

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Cominciamo col dire che: “Ce ne vorrebbero 100, 1000, 10.000 di libri così!”.
Il perché è molto semplice.
Questo “piccolo” libro parla di cose di cui c’è tanto bisogno, oggi, di parlare.
Intendiamoci.
Bisogna parlarne così, con quel fare lieve, semplicemente concreto, tragicomico e a tratti inspiegabile, che la vita vera, quella di tutti i giorni, ti porta ad avere. Se solo sai ascoltarla, senza false menate.
Mi piace di questo libro che non vuole convincerti di nulla, non vuole scioccarti, non vuole denunciare o esporre teorie giuste sulle giuste diversità che patiscono l’orrore in questo ingiusto mondo.
Questo libro vuole semplicemente metterti a parte di una storia, sincera. Tutto qui.
Alla ricerca di una verità sull’uomo che è fatta anche di piccoli gesti, piccolo e-book, piccoli atti di coraggio e di esposizione, piccole storie che alla lunga scrivono la grande Storia. Tutto qui.

Serena Sinigaglia 

Questo “piccolo” libro parla di cose di cui c’è tanto bisogno oggi di parlare – SERENA SINIGAGLIA

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Conoscere l’autore di un libro, in questo caso un agile e-book, rende più interessante la lettura. Ma nel caso di questo testo sono certo che basti leggere le prime righe per trovarsi coinvolti in una storia originale e molto umana. Irene Serini parla di amore e di amicizia, narra di legami antichi e nuovi e lo fa con ironia e leggerezza pur nella serietà dei sentimenti in gioco.
“Grazie di essermi stato vicino, mentre mi schiantavo al suolo”: in questa frase che la protagonista dice a Michelangelo, l’amico vero, colgo tutta la forza dei legami solidi, quelli di cui noi tutti abbiamo un estremo bisogno.
Io dico grazie a Irene per la maestria con la quale affronta temi delicati con rispetto e delicatezza, grazie per la sua capacità di pro-vocare in noi lettori il desiderio di verità, costi quel che costi.

Walter Magnoni

Irene Serini parla di amore e di amicizia, narra di legami antichi e nuovi e lo fa con ironia e leggerezza pur nella serietà dei sentimenti in gioco – WALTER MAGNONI

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 Caleidoscopic* nasce grazie alla determinazione di SCRIMM EDIZIONI, casa editrice attenta a promuovere autori emergenti con: “l’obiettivo di condensare la sperimentazione creativa e visiva nella scrittura. E viceversa. E contribuire così a dare vita ad un Rinnovato Linguaggio, e ad un Rinnovato Atto di Lettura.”.

Vi invito a visitare il sito: www.scrimmedizioni.com